Gamebook! In Italia il librogame sfonda (di nuovo)

Cercasi autori (non ancora cimentatisi) con i gamebooks

Chi ha orecchi per intendere, intenda.

Mauro Longo ci parla della situazione del librogame, che sta vivendo un vero e proprio Rinascimento nel nostro Paese. In effetti, molte case editrici stanno puntando sui Libri Game e sui Giochi di Ruolo o Role Games. Per ora sono scommesse, ma i numeri ci sono… Ascoltiamo cosa dice Mauro:


Nuova linfa per il Fantastico italiano

Se vuole tornare a crescere con i numeri, l’Editoria si deve evolvere. Il Fantastico italiano in questo momento ha bisogno di autori che escano dagli schemi classici. Basta racconti lineari! E’ il momento di de-strutturare, di giocare!


Il Gaming nell’editoria italiana

Abbiamo parlato molte volte in questo blog dell’importanza crescente della Gamification nel settore e-learning e di come anche le aziende stiano puntando sull’aspetto della partecipazione attiva. Ma anche l’editoria non viene esclusa da questa onda di gioco, che si rifà ai giochi di ruolo degli anni ’80 e ’90.

Il tema della partecipazione è ormai indissolubilmente legato ai Social Network: Facebook, Instagram, LinkedIn, Watsapp, Youtube… e poi, in misura ormai minore, c’è Twitter, anche se per me è Twitter è una piattaforma stupida, inutile e senza senso (mantengo l’account solo per Alameda Project, ma non ne ho alcun ritorno intermini di visibilità). Boh…


È il momento di rinascere con i libri-gioco!

Il librogame, con la sua struttura decisionale a bivio, si inserisce in una Nuova Economia che fa della partecipazione un motore di sviluppo.

Per vincere (è il caso di dirlo) in questo ambiente iper partecipativo, l’editore deve decidersi a rompere la barriera della carta e rendere il lettore partecipe al 110%, perché invitando il lettore a giocare, questi apprezzerà l’atto stesso del leggere dieci volte di più.

Gamification e partecipazione

Progettare in Gamification!

Come si progetta un corso elearning gamificato, un libro game, o meglio ancora di un videogioco? Be’, io ho fatto una sintesi di tre elementi base:

  1. Comprendi il contesto (chi, cosa, dove, come, quando, perché);
  2. Stimola la partecipazione dell’utente attraverso la c.d. “chiamata all’avventura”;
  3. Stimola continuamente la condivisione (social, passaparola…).

L’arte del coinvolgimento, di Fabio Viola ci aiuta a capire che cos’è la Gamification, dal punto di vista tecnico-scientifico, e come è possibile sfruttare il gioco per coinvolgere le persone e spingerle a comportarsi in un certo modo.

Il potere della Gamification, di Vincenzo Petruzzi ci mostra esempi concreti in cui il gaming esce dalla dimensione puramente domestica per entrare in contesti sociali: nei comuni, nella gestione dell’ambiente, nell’uso dei mezzi pubblici, nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica su un determinato tema…

Approfondisci la Gamification

Una marcia in più per Alameda Project!

Enrico Matteazzi avatar

Sono Enrico Matteazzi,
fondatore di alamedaproject.com

 

Il progetto AP sta crescendo. In poco tempo, questo blog ha acquisito parecchia notorietà, cosa di cui sono fiero ed orgoglioso, soprattutto perché cresce in termini di qualità, nonostante ci sia qualcuno che ancora ride di progetti innovativi come i libri partecipati. Ma diamo tempo al tempo…

approfondisci i libri partecipati

Zero Alfa: il primo libro partecipato


AP e Mosaicoelearning, una squadra vincente!

Mosaicoelearning

Mosaicoelearning lavora con aziende molto importanti. Oltre alla produzione di elearning, Mosaico fornisce ad Alameda Project i software necessari per realizzare prodotti multimediali innovativi come i libri partecipati. Essere nel network Mosaico per me è un grande onore.


Appello ai giovani artisti e scrittori

post_alameda01

Il motto originario di Alameda Project, “Creatività, Condivisione, Futuro“, è ancora valido; ma adesso andiamo oltre, con un altro motto: “Off The Road“.

Vogliamo andare letteralmente fuori strada. Per questo cerchiamo giovani artisti, copywriter, scrittori che desiderano parlare insieme a noi di bambini, multimedia e interattività digitale. Chiunque abbia voglia di mettersi in vetrina su questo sito e parlare dei propri lavori in maniera il più possibile professionale, è il benvenuto.

Questo spazio può essere anche vostro!

CONTATTACI


 

Alla prossima con approfondimenti sul mondo del digitale, dell’infanzia e del fumetto con l’angolo di Karumi, che vi invito ad approfondire.

Avatar copertina

A presto!!! 😀

Le due P del coinvolgimento (parte 2/2)

Personalizzare, cosa significa?

La seconda “P” del Coinvolgimento secondo Viola e Cassone è la Personalizzazione. Ecco la prima definizione del termine “personalizzare” che mostra Google:

Adattare alle esigenze di una persona o di una categoria di persone, conferendo originalità a un prodotto o a un servizio di norma convenzionale, standardizzato.

Da questa semplice definizione emergono quattro parole chiave:

  1. ADATTARE
  2. ESIGENZE
  3. PERSONA
  4. ORIGINALITA’

Quindi possiamo dire che personalizzazione significa prendere un prodotto e adattarlo alle esigenze di una persona conferendogli un valore aggiunto che è dato dall’originalità della personalizzazione stessa. In termini più semplici, personalizzare un prodotto vuol dire renderlo unico per una persona ma anche per una nicchia di mercato.

la prima “P”: partecipazione

Tra on-line e off-line

 

Facebook? Un gigantesco videogioco!

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Il videogame è il primo esempio di personalizzazione efficace. Personaggi con caratteristiche simili alle nostre oppure del tutto diverse dal quelle reali, diventano il nostro alter ego che ci fornisce un alibi per fare e dire qualsiasi cosa, protetti dallo schermo di un PC e dalle nostre care mura domestiche.

Possiamo fare di tutto, dire di tutto; ci sentiamo liberi di esprimerci (a volte nel non rispetto degli altri); per alcuni questa “libertà” genera un senso di appagamento molto forte che alla lunga si trasforma in fidelizzazione. L’industria del videogioco l’ha capito prima di tutte e infatti c’ha monetizzato subito.

Poi è arrivato Facebook.

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Il Social Network economicamente più pesante del mondo non è altro che un gigantesco videogioco in cui tutto è personalizzazione e dove il prodotto non esiste, perché il prodotto SEI TU. Avremo modo di approfondire quest’ultima frase che va compresa e non fraintesa.

Per il momento, riflettete su questa cosa: nell’ultimo decennio l’economia mondiale è stata ribaltata: si è passati dalla strategia push alla strategia pull: quel che muove il mercato non è l’offerta ma la domanda.

Domani è oggi.

Stando le cose in questo modo, aziende come Facebook e Twitter non sono più da considerarsi fenomeni, ma si inseriscono in un processo ben più ampio, un cambio di paradigma socio-economico che coinvolge anche istituzioni e società civile.

la prima “P”: partecipazione


In questo blog però mi occupo in generale di e-learning e di edutainment con riferimenti frequenti al mondo dei libri multimediali interattivi. Seguimi! ^_^


Ehi! Sai che stiamo lavorando a un progetto rivoluzionario?

zeroalfa copertinasono curioso…

pagina Facebook

il sondaggio

Follow us… off the road! 😉

A.P. primo su MyWeb School!

Un gran bel risultato

La strategia social media presentata da Alameda Project è stata classificata come “ottimo lavoro” dai docenti di MyWeb School, la scuola online che si occupa di formazione per vari settori del lavoro. MyWeb, ad esempio, forma i profissionisti della cosiddetta Social Media Strategy.

Leggila qui: http://www.mywebschool.it/portfolio-studenti.php

Di che cosa si tratta?

Mesi fa iniziai un corso sulle strategie aziendali per la promozione d’immagine nei social network, un corso tenuto dalla giovane Romina Caccamo. Obiettivo: preparare figure professionali in grado di fornire quelle competenze che le aziende ancora non hanno. Competenze per muoversi bene in un mondo interconnesso, dove l’immagine è sì molto importante, ma la strategia basata sull’interazione lo è di più.

La comunicazione aziendale…? Un gioco!

In un mondo social, la comunicazione è un gioco, un’esperienza che i clienti vivono e ri-vivono, che imparano a riconoscere e che essi stessi  (se la comunicazione ha funzionato) ri-chiedono.

In sintesi, questo è quanto il corso spiegava: le migliori strategie e i comportamenti per promuovere la propria azienda nel web con l’uso consapevole dei canali social più diffusi: Facebook, Instagram, LinkedIn, Youtube, Twitter. E poi ancora: strategie di mailing e sponsorizzate online.

Strategicamente i numeri uno!

alamedaproject.com

Ora A.P. ha una strategia per la promozione e la comunicazione online dei propri contenuti, ma non basta. La strada però è sempre in salita; bisogna procedere con cautela, facendo passi piccoli ma significativi. E il bellissimo e graditissimo riconoscimento di MyWeb School è uno di questi.


Una nuova luce nel Nord Est

Tante sorprese per il 2018!

Il 2018 sarà l’anno di Alameda Project che verrà ufficialmente registrata come azienda con un proprio business plan e quindi una strategia aziendale riconosciuta e certificata.

Che cosa (già) facciamo?

scopri alamedaproject.com
alamedaproject.com

E-learning per la scuola primaria/secondaria (edutainment, gamification)

Libri partecipati (libri digitali interattivi, libri game digitali)*

*Un prototipo grezzo con tre capitoli (free) è già online, ma stiamo lavorando a un progetto più accattivante.

Presto avremo anche una pagina Facebook aziendale e un profilo LinkedIn completo. Nell’attesa, fate un giro nell’area portfolio, potreste trovare qualche bella sorpresa!

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