Glen Keane e l’animazione classica

Classic vs. Modern

2D e 3D a confronto

Forse non tutti conoscono il grandissimo Glen Keane. E’ lui l’autore del video che vedete qui sopra. Ve l’ho postato per porvi una questione: è più interessante l’animazione classica in 2D, soft, armoniosa, spostata sulla dolcezza… oppure quella moderna in 3D, simpatica, giocosa e spostata sul divertimento?


Glen Kean e la scuola classica

Glen Keane

Autore storico della scuola Walt Disney, ebbe a che fare con un vero e proprio pezzo da 90 del mondo animato, la Sirenetta e fu l’animatore principale in Aladdin. Già nel video che ho “rubato” dal web, comunque, si capisce che stiamo parlando di un talento unico.

Per alcuni giovani e rampanti animatori, Glen fa parte di una scuola classica morente, costretta a predicare ai suoi studenti che per animare un personaggio ci vogliono migliaia di disegni.

Ma il risultato di questa “morte del classico” a favore di una produzione con meno disegni e più computer grafica, personalmente la trovo deludente dal punto di vista dei contenuti: il focus della produzione si è spostato sulla banalizzazione (perché tutto deve far ridere per forza???) e meno sull’emozione in sé, come se ci fosse il bisogno di distrarre il bambino… ma distrarlo da cosa? – questa però è un’altra storia e dovrà essere raccontata un’altra volta (M. Ende docet).

Aladdin


Il 3D e la scuola moderna

Le moderne tecniche di animazione consentono di ridurre il numero dei disegni, quindi si può produrre di più in meno tempo; ragion per cui anche le aziende stanno producendo cartoon per pubblicizzare prodotti e per la formazione on-line (e io ne so qualcosa).

Tutto questo accade grazie all’apporto enorme e significativo della computer grafica, che negli ultimi venticinque anni – considero come Break Event Poit l’uscita di Toy Story nel 1995 – ha rivoluzionato il mondo dei cartoni animati.


A questo punto è lecito domandarsi…

L’animazione classica è morta?

Guardando il video della ballerina di Glen Keane mi sono reso conto che questo tipo di animazione non è ancora morta e non deve assolutamente morire.

Insomma, guardatela bene: c’è qualcosa di mistico nelle sue movenze sensuali, qualcosa che la fa apparire seducente e trascendentale allo stesso tempo. Queste animazioni per me sono affascinanti perché mi fanno capire che, in fin dei conti, dietro ci sta un uomo geniale che le ha disegnate e animate nei minimi particolari.

Grazie Glen! Al prossimo post! 😉

 

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