Ciao a tutti!
Bentornati all’angolo di Karumi!
Siamo già al terzo incontro… oh oh oh! Oggi volevo entrare nel vivo dell’insegnamento del disegno con voi. Più o meno le cose che dovreste conoscere.
Per imparare a disegnare bene ci servono 3 cose molto importanti:
- copiare bene (da un’immagine o dal vero);
- l’anatomia umana (anche animale in caso si volesse);
- la prospettiva.
L’anatomia
Capirete da voi che per imparare a disegnare bene serve un corpo, maschile o femminile, con le caratteristiche specifiche di genere. La donna è più esile dell’uomo ed avendo la vita stretta ed il bacino largo (per esigenze naturali… Sapete com’è partorire, ecc.) è a forma di clessidra. L’uomo è più massiccio e lineare.
Ah! Poi la donna ha una cosa che gli uomini non hanno ma che adorano… le TETTE! 😀 Fondamentali per differenziare i due generi!
Poi per fare un essere umano ben fatto è buono saperlo fare proporzionato cioè con lo standard testa 1/8 del corpo o la faccia tre volte il naso.
La prospettiva
La prospettiva serve a rappresentare realisticamente un paesaggio. Le tecniche di prospettiva principali sono quella centrale (un unico punto di fuga) e quella accidentale (due punti di fuga). Prossima settimana vi spiegherò meglio come funzionano.
Avete visto gli Oscar la settimana scorsa? Cosa ne pensate?
Per i live-action Guillermo Del Toro ha trionfato con il suo The shape of water. Una poetica fiaba d’amore stile La bella e la bestia ma dai toni oscuri e crudi (sesso incluso di cui ho apprezzato moltissimo la scelta di Del Toro).
Per il miglior lungometraggio animato ha vinto Coco della Pixar (di cui ha vinto anche la sua canzone Remember me) mentre come miglior corto d’animazione ha vinto Dear Basketball.
Parlando di anatomia prima vorrei soffermarmi su come essa sia importante prendendo come esempio proprio quest’ultimo cortometraggio. Con le splendide animazioni del vecchio Glen Keane (uno dei più grandi animatori targati Disney, che ha animato Ariel, la Bestia e Tarzan) ci viene raccontata la storia del giocatore di basket Kobe Bryant (di cui ho scoperto saper parlare anche in italiano avendo vissuto in Italia… grandissimo!). La sinuosità delle movenze umane è straordinaria, per non parlare dei cambiamenti tra corpo di bambino a corpo di adulto. L’espressività è maniacale e trasuda umanità da tutti i pori. Commozione quasi assicurata.
Se volete conoscere meglio Glen cercate su youtube: troverete molti suoi pencil test (animazioni preliminari fatte a matita) ed il suo poetico corto Duet, una splendida poesia visiva sulla vita di due personaggi destinati ad incontrarsi sempre durante la loro vita e ad amarsi.
Il sole è tornato! La primavera è vicina! Mi piace il sole!!! 🙂 🙂 🙂
Tchau!!
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