Personalizzare, cosa significa?
La seconda “P” del Coinvolgimento secondo Viola e Cassone è la Personalizzazione. Ecco la prima definizione del termine “personalizzare” che mostra Google:
Adattare alle esigenze di una persona o di una categoria di persone, conferendo originalità a un prodotto o a un servizio di norma convenzionale, standardizzato.
Da questa semplice definizione emergono quattro parole chiave:
- ADATTARE
- ESIGENZE
- PERSONA
- ORIGINALITA’
Quindi possiamo dire che personalizzazione significa prendere un prodotto e adattarlo alle esigenze di una persona conferendogli un valore aggiunto che è dato dall’originalità della personalizzazione stessa. In termini più semplici, personalizzare un prodotto vuol dire renderlo unico per una persona ma anche per una nicchia di mercato.
Tra on-line e off-line
Facebook? Un gigantesco videogioco!
Il videogame è il primo esempio di personalizzazione efficace. Personaggi con caratteristiche simili alle nostre oppure del tutto diverse dal quelle reali, diventano il nostro alter ego che ci fornisce un alibi per fare e dire qualsiasi cosa, protetti dallo schermo di un PC e dalle nostre care mura domestiche.
Possiamo fare di tutto, dire di tutto; ci sentiamo liberi di esprimerci (a volte nel non rispetto degli altri); per alcuni questa “libertà” genera un senso di appagamento molto forte che alla lunga si trasforma in fidelizzazione. L’industria del videogioco l’ha capito prima di tutte e infatti c’ha monetizzato subito.
Poi è arrivato Facebook.
Il Social Network economicamente più pesante del mondo non è altro che un gigantesco videogioco in cui tutto è personalizzazione e dove il prodotto non esiste, perché il prodotto SEI TU. Avremo modo di approfondire quest’ultima frase che va compresa e non fraintesa.
Per il momento, riflettete su questa cosa: nell’ultimo decennio l’economia mondiale è stata ribaltata: si è passati dalla strategia push alla strategia pull: quel che muove il mercato non è l’offerta ma la domanda.
Domani è oggi.
Stando le cose in questo modo, aziende come Facebook e Twitter non sono più da considerarsi fenomeni, ma si inseriscono in un processo ben più ampio, un cambio di paradigma socio-economico che coinvolge anche istituzioni e società civile.
In questo blog però mi occupo in generale di e-learning e di edutainment con riferimenti frequenti al mondo dei libri multimediali interattivi. Seguimi! ^_^
Ehi! Sai che stiamo lavorando a un progetto rivoluzionario?
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