Quando il videogioco incontra lo storytelling e la partecipazione, nasce il libro partecipato.
Durante il meeting #learning360 di Milano – 17 novembre 2017 – si è parlato molto di coinvolgimento e di partecipazione attiva riferendosi ai classici corsi multimediali usufruibili da piattaforma LMS. Il tema era: come rendere i corsi più coinvolgenti?
Alameda Project intende applicare le tecnologie e-learning al mondo dei libri digitali per creare cose nuove, che stimolino la partecipazione, libri digitali interattivi chiamati libri partecipati.
Un libro partecipato è composto di:
- Testo facile da leggere perché presentato in blocchi;
- Immagini accattivanti in animazione semplice;
- Slide a fumetto;
- Slide interattive: le scelte a bivio tipiche dei libri game;
- Piccoli videogiochi (che si possono comunque skippare)
…e non è finita qui!
Sfruttando la tecnologia LMS è possibile creare veri e propri mondi partecipati. Approfondiremo meglio questo tema in altri post successivi, quindi state con noi!
Gamification e gaming, trova le differenze!
Esiste una netta distinzione tra gaming e gamification… lo sapevate? Il Cambridge Dictionary definisce il gaming così:
The activity of PLAYING video games.
Trad. it. “L’attività del giocare ai videogame”.
Sempre il Cambridge definisce in questi termini la gamification:
The practice of MAKING ACTIVITIES MORE LIKE GAMES in order to make them more interesting or enjoyable.
Trad. it. “La pratica del rendere le attività più simili ai giochi con lo scopo di renderle più interessanti o godibili”.
GAMING quindi rimanda all’esperienza di gioco, che potremmo affiancare alla cosiddetta user experience. Qui siamo spostati sul lato utente. La domanda da porci è:
Il videogioco è giocabile?
GAMIFICATION descrive invece il processo di implementazione del gioco stesso; quindi descrive la complessità che il gioco deve avere ovvero la struttura (sistema a punti piuttosto che incentivi al gioco continuo, pricing legato allo sblocco di obiettivi… ecc.). In questo caso siamo più spostati sul lato azienda. La domanda è:
Come lo realizzo il videogioco?
E dentro il COME ci sono ovviamente i costi di produzione, ad esempio:
- quanto budget voglio/posso dedicare
- quante risorse umane mi servono
- ci sono costi di aggiornamento?
- ci sono costi di mantenimento?
- (…)
In effetti, i costi di produzione sono LA variabile da cui dipendono la resa grafica, la già nominata user experience e altre piccole variabili minori che creano valore aggiunto. Il tutto concorre a definire il coinvolgimento che però, per essere davvero efficace, va assolutamente accompagnato da un buon storytelling.
Ma, parafrasando Ende de La storia infinita, “questa è un’altra storia e dovrà essere raccontata un’altra volta”.
approfondimento: le opportunità della gamification
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