Capitolo 5: Un compito facile facile
Un tempo Micillina era una dama rispettabile. Lavorava per il sovrano del regno oltre il bosco dei pini ed era così brava che il re l’aveva nominata consigliera. Le cose però cambiarono quando fu accusata di stregoneria. Dopo che fu cacciata in malo modo dal regno, Micillina passò anni e anni a meditar vendetta.
La strega accompagnò il diavoletto Ciro nella propria dimora, una catapecchia fatta di legno marcio e vecchie lamiere arrugginite. Quando Ciro entrò, il suo naso fu punzecchiato dall’odore di muffa.
Quella casa era vuota: non c’erano mobili; solo un grosso pentolone che bolliva al centro di una stanza piccola piccola; ma c’era anche una mensola con sopra un alambicco, alcune boccette impolverate piene di intrugli colorati; poi tanta polvere e ragnatele… ragnatele ovunque!

– Quello che devi fare è recarti nel castello del re e chiedere alloggio – spiegò la strega. – Il sovrano ti chiederà da quale regno provieni e tu risponderai che vieni dal lontano Oriente. Il re adora le terre lontane, perciò ti sarà facile entrare nelle sue grazie. A quel punto egli organizzerà un banchetto in tuo onore, e mentre tutti saranno allegri e preoccupati di riempirsi la pancia, prenderai in disparte la principessa e le offrirai da bere.
Dalla mensola, la strega prese una boccetta con un liquido viola.
– Nella coppa verserai questo – disse – un veleno che agisce lentamente e ti darà il tempo di scappare. E così quando la principessa morrà, tu sarai già lontano.
Divertiti a colorare Ciro!

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