Ciao a tutti!
Di seguito la quarta parte della storiella natalizia BUON NATALE TOPOLAZZI, scritta da me in collaborazione con Mirco Maselli (già disegnatore di Lupo Alberto). Diffondetela se potete. Il tutto è in copyleft e gratis! 🙂
Che vuol dire copyleft? Significa che l’opera può essere utilizzata, diffusa e riprodotta liberamente, nel rispetto però di una condizione essenziale: vanno sempre citati gli autori originari, mi raccomando!
Ricordo poi a chi fosse interessato che il racconto sarà presto disponibile anche in versione cartacea. Sono aperte le prenotazioni. Il costo previsto è di 10 euro, a meno di sconti.
Grazie a tutti per il supporto!

Immagini da colorare
Ecco come di consueto la versione in bianco e nero liberata dal testo.

Testo:
Nina e il babbo ripresero subito il cammino. Nino invece era rimasto incollato alla vetrina.
— Aspetta papino, già che ci siamo, potresti comprarmi quello? — chiese, indicando un grosso giornale colorato esposto sullo scaffale delle offerte.
— Uff! — sbuffò Topozio — ma il regalo l’hai già ordinato a Topo Natale, Nino! Lo prenderemo al tuo compleanno magari… Ma il bambino insistette tanto che alla fine dovettero entrare nel negozio: — Vediamo… di cosa si tratta? — chiese il babbo.
— È il giornalino di Top Attack, di Topanni Topaccia! Topozio però lo ripose subito: — Mm… non insistere, Nino! Lo prenderemo più avanti ho detto!
Ma il topino insisteva: — Guarda: c’è pure il manuale in omaggio!
— Uff… Ti ho detto che…
— Come costruire un fantastico albero di Natale fai-da-te — lesse Nino.
— …che lo compriamo subito! — terminò la frase il babbo ridendo. Gli era appena venuta un’idea grandiosa! Pagò il giornalino del Topaccia e poi tutti e tre uscirono dal negozio col sorriso. O meglio, Nino uscì col sorriso; Nina invece pareva preoccupata.
— Che hai, Nina? — chiese il babbo.
— È che ho già visto Nino alle prese con le istruzioni del Topaccia e non mi aspetto nulla di buono.
— È perché ci vuole un topo adulto per seguire alla lettera le istruzioni — ribatté Topozio. — E poi io sono un mago del fai-da-te, modestamente!
— Dove siete stati? — chiese mamma Topizia accogliendo i tre topi infreddoliti sulla porta. — Ci avete messo più del solito a fare gli auguri quest’anno!
— Mamma, mamma! — esplose subito Nino correndole incontro. — Siamo stati al negozio del Signor Toponi, mammina!
— Oh… eh?! — rispose la mamma facendo vibrare i baffetti, come faceva sempre quando era preoccupata.
— Chissà perché, la cosa non mi dice nulla di buono.
— Tranquilla, mammina! — provò a rassicurarla Topozio. — Ne è valsa la pena, sai? Perché quest’anno faremo il più bell’albero di Natale che si sia mai visto! Topizia, però, già si immaginava come sarebbe andata a finire.
— E come pensi di fare? Non abbiamo mai avuto un albero di Natale!
— Non è difficile! — rispose Topozio prendendo in mano il manuale Top Attack.
— Sarà un gioco da ragazzi. È tutto scritto qui. Topanni Topaccia ti spiega passo passo… Non possiamo sbagliare!
Alla fine la mogliettina dovette arrendersi: — Beh, allora sentiamo — disse — come si fa a fare un albero di Natale?
Topozio non se lo fece ripetere due volte e, inforcati i suoi minuscoli occhiali da lettura, lesse con enfasi: — Per prima cosa dice che serve un albero!
— Oh! E allora non se ne fa nulla — replicò la moglie. — Noi non abbiamo un albero, l’hai dimenticato?
Rispondi